6° Salita Macchia-Monte Sant'Angelo, 23.09.1979

Fu una gara nata sotto una cattiva stella, una cronoscalata, anche conosciuta come salita a Monte Sant’Angelo, quella che si svolse. Nelle fasi preliminari, in sede di verifiche tecnico-sportive, il clima che aleggiava tra i giurati non era tra i migliori. Difatti si ebbero numerosi reiezioni, anche per eccesso di zelo.

Per amore di verità, un caso aveva tutte le caratteristiche del reclamo dei giurati, che riscontrarono la non iscrizione del pilota Gian Maria. Una verifica dovuta, a tutela della stessa tesi sostenuta dal pilota, che raccontò che giunto a Roma si accorse della inesistenza della sua iscrizione alla gara quantunque promessagli da Perugini (Commissario Tecnico ACI Foggia), ben 15 giorni prima, in occasione di un loro incontro alla Selva di Fasano. I giudici, tuttavia, non mostrarono indulgenza, anche dopo la conferma dello stesso Peruggini, confessando la sua mancanza.

La corsa ebbe un inizio con andamenti più o meno regolari. Sui cigli della strada erano presente, lungo tutto il percorso, ben 70mila spettatori, difficili da contenere. Un dato di fatto che preoccupò organizzatori, piloti e giudici, per la pericolosità e soprattutto per l’incurante distanza che non avevano dai confini stradali imposti. Un serio problema che si ripeteva da sei anni, che ostacolava anche interventi di soccorso per vari motivi. Infatti, un’auto in gara, una Alpine Renault di una scuderia di Mola di Bari poco prima dell’arrivo andò in testa coda ponendosi di traverso e sbattendo rovinosamente contro una parete rocciosa. Auto semidistrutta e pilota ferito il risultato. Ciò comportò un primo intervento dell’ambulanza con il ricovero del pilota per una duplice frattura esposta e shock con probabile trauma cranico. La gara fu sospesa per alcune ore, che snervò i piloti in gara, terminando la prima frazione con 50 autovetture.

Ma, come detto, la gara nacque sotto una cattiva stella. Un secondo incidente funestò la sesta edizione. Il pilota di casa, Azzarone su Ford Escort, arrivando “lungo” ad una curva semi-veloce e in corrispondenza della postazione n. 15, finì diritto contro il muretto di protezione laterale della sede stradale dove era in servizio il Commissario di percorso Mazzacane. La paura fu tanta poiché, mentre il pilota se la cavò con escoriazioni multiple di modesta entità, Mazzacane cadde nella scarpata sottostante. Immediatamente fu raggiunto dai soccorritori che costatarono le gravissime condizioni di salute. Urgentemente fu ricoverato presso il vicino pio ospedale di San Giovanni Rotondo, al Casa Sollievo della Sofferenza, dove fu sottoposto ad un intervento chirurgico che durò circa sette ore. In quell’occasione si inoltrò l’appello di cercare un notevole quantitativo di plasma di tipo raro, necessario all’intervento. Nessuno aveva quella tipologia di sangue. Ma la sorte volle che due piloti avevano lo stesso gruppo e tipologia di sangue di Mazzacane. Infatti i due piloti Gioia e Bernasconi interruppero la gara e donarono il sangue, un gesto umano –sportivo - sociale dal valore immenso, che oggi potremo chiamare fair-play.

A questo punto, era inevitabile, la serenità del prosieguo della gara era stata irrimediabilmente segnata, tanto da innescare litigi tra i piloti del gruppo 6 e la direzione della corsa per alcuni problemi sorti sul manto stradale. Tra questi c’erano piloti dalla caratura internazionale, come Scola, Giliberti, Gargano, Casciaro, Bernasconi, Di Gioia, Comenia e Tommasi, che avendo appreso che lungo il percorso vi era un tratto lungo di circa 400 metri cosparso di olio e non coperto da filler, chiesero al Direttore della Corsa, dott. Vaira, e al Commissario Sportivo Nazionale, Ferrari, di sospendere la gara per qualche minuto per ripulire la strada. I piloti succitati così si prodigarono e dopo un sopralluogo verificarono con la Direzione Corse la pericolosità del tratto di gara cosparso da olio. Questa rimase inamovibile sulla decisone di far proseguire la sesta edizione, assumendosi responsabilità che minava l’incolumità dei piloti, che decisero di non prendere il via. Quattordici auto e conduttori rimasero a bordo strada, lasciando spazio a chi voleva rischiare. Tra questi vi fu Nataloni che vinse la gara, epitetato dai suoi colleghi come “crumiro” poiché dapprima sostenne la protesta, poi riprese la gara. Secondo classificato giunse Pipolo, seguito al terzo posto da Noel. A seguire tagliarono il traguardo Iacoangeli e La Vecchia.

Anno da dimenticare.


Macchia-Monte Sant'Angelo - Gara Internazionale di velocità in salita, 23 settembre 1979.  Classifica Finale Parziale.

GRUPPO 1

Classe 600: 1. Laudato 9'41"6; 2. Mazzaiuolo 10' 07"9; 3. Cuomo 10'28"8 ( tutti su Fiat 126).

Classe 850:  1. Anaclerio Angelo 8'49"1.

Classe 1000: 1. Cutolo 7'22"5; 2. Mancini 7'28"8; 3. Visconti 7'29”1; 4. Di Casimiro 7'31"1; 5. Vitolo 7'39"9 (tutti su A 112).

Classe 1150: 1. Sistelli 7'11"2;  2. Marsilia 7'11'9;  3 Ritacca 7"12";  4. De Filippo  7'13"; 5. Crivellini 7'16"1; 6. Cozza 7'20"3; 7. De Salvia 7'22"1; D'Antuono 7'22"9; 9. Senatore 7'25"6; 10. Garofolo 7'27": 11. Reda 7'29".

Classe 1300: 1. Di Nesta 7'03"8;  Pisani 7'07"3;  3. Galta 7'13"9; 4. Spacco 7'14"8; 5. De Simone 7'17"6; 6. Graziani 7'17"6; 7. Del Pezzo 7'24"; 8. Curci 7"26"5; 9. lovine 7'30"; 10. Ceruolo 7'37"6; 11. Ciccarese 7'47".

Classe 1400: 1. Scarano (Renault) 7'13”9; 2. Complerchio (Renault) 7'25"7; Delli Paoli (Renault) 7'28”2; 4. Maz­zolla (Fiat Ritmo) 7'34"; 5 Massa.

Classe 1600: 1. Manfrolla 6'47"4;  2. Dori 6'53"8; 3 Michel 6'59"6; 4. Ciuffi 7'04"4; 5. Letizia 7'18"7; 6, Tagliente 7'43"3 (tutti su Golf GTI).

Classe 2000: 1. Ciraci 6'39"3; 2. Tagliente 6'49"; 3 Piizzi 5'57"; 4 Capuco 7'22" (tutti sù Opel GTI) .

GRUPPO 3

Classe 1300: 1. D'Agostino 7'20"9; 2. Palumbo 7'23"6; 3. Sergio Claudio 7'26"6; 4. Severino Sergio 7'35"; 5. Vecchietti 7'40"; 6. Caprilati 7'42"8; 7. Sileo 7'44' (tutti su Fiat X l/9).

Classe 1600: 1. Di Benedetto (Renault)

Classe 2000: 1 Manara {Renault Alpine) 6'34"5;  2. Compierchio (Fiat 124) .

Classe 3000: 1. Guerrieri (Porsche Carrera) 6'27"9; 2. Di  Gioia (Porsche Carrera) 6'32"3.

Classe oltre 3000: 1. Alberici (De Tommaso) 6'27".

GRUPPO 2

Classe 500: 1. Pezzolla 7'06"7; 2. MaIdaIone 7'10"1; 3. Nistri 7"16"6;  4. Di Lieto 7'37"8;  5. Amoroso 8'09"9; 6. Gismondi 8'11"4 (tutti su Fiat).

Classe 600: 1. Pezzolla 6'57''; 2 Guarini 7'02"' (tutti su Fiat).

Classe 700: 1. Della Rocca 7'04"7;  2. Cardone 7'08"2; 3, Pezzolla 7'10"1;  4. De Carolis 7'21"1; Leo Michele 7'22"1; Milano 7'27"1; Curci 7'36"3; Angelillo 7"42"8; Caso 7'48"5; Mascolo 9'39"4.

Classe 1000: 1. Bazooka 7' netti; 2. Risi 7'04"2; 3. Giosia 7'06"4; 4. Nisi 7'14"5; 5. Savino 7'32"9; 6. Belmonte 7'50" (tutti su A 112).

Classe 1150: 1. Sant’Andrea 6'25"2; 2. Sant'Amato 6'36"7; 3. De Vivo 6'41"; 4. Santulli 6'49"7; 5. Ramona 7'00"9; 6. Laudato 7'05"9; 7. Fusco 7'23"9; 8. Fusco 7'43"5 (Tutti su Fiat 128).

Classe 1300: 1. Ricciardi (Fiat 128) 6'57"3; 2. Compierchio 6'57"8; 3. Romano Raffaele 7'12"8;  4. Paolillo 7'28"00; 5. Simone 8'04”4.

Classe 1400: 1. Tommasi 6'50"; 2. Longo 7'19"8.

Classe 1600: 1. Codeleoncini  6'36"1; 2. Alfano 6'49"1; 3. Fiordalisi 6'57"1; 4. II Selvaggio 7'00"5; 5. Marra 7' 16"9; 6. D'Oronzo 7'56"6.

Classe 2000: 1. lacoangeli 6'22"1; 2. Rizzi 6'25"4; 3. Ciraci 6'31"9; 4. Di Bari 6'40"; 5. Aquilano 6'48”3.

GRUPPO 4

Classe 1300: 1. Manni 6'33"4; 2. Amoroso 7'18"3; 3. Staibano 7'32"2; 4. Valentini 8'35'2.

Classe 1600: 1. Del Nobile 6'41"6.

Classe 2000: 1. Noel (Alpine Renault) 6'21"5; 2. De Francesco 6'47"7; 3. Cioffi 6"48"5; 4. Colletta 7'09"4 (tutti gli altri su Fiat).

Classe 2500: 1. Pipolo (Lancia Stratos) 6'19"6.

Classe 3000: 1. Cecciarelli (Porsche) 6'25"6.

GRUPPO 5

Classe 700: 1. Casciaro 6'51"7;  2. Cutolo 6'54"9; 3. Ferroni 7'15"3; 4. Nicolini 7'17"2; 5. Goggia 7'19"; 6. Pesca­tore 7'30"6 (tutti su Fiat).

Classe 1000: 1.Turano 7'01"9; 2. Veltri 7'07"7;  3. Rega 7'17"5; 4. Di Donato 7'19"5; 5. Zambetti 7'25"3.

Classe 1300: 1. Romano Antonio (Mini Cooper 6'45"3; 2. Simone Domenico (Alfa GTA) 6'59"2; 3. De Luca 7'01"1; 4. Loffredo 7'05"5; 5. Giordano Alfonso 7'08".

Classe 1400: 1. Trapanese 7'43"9; 2. Criscuolo 8'42"2.

Classe 1600: 1. La Vecchia (Fiat X 1/9) 6'22"9; 2. Giannantonio 6'44"7;  3. Venosi  6'58"1; 4. Russomando 8'08"3.

Classe 2500: 1. Nataloni (Stratos) 5'56"4.

Classe 3000: 1. De Angelis (Porsche Carrera) 6'46"4.

GRUPPO 6

Classe 1000: 1. Fuscaldo (AMS) 6'41"; 2. D'Astolfo (AMS) 6'41"4; 3. Tocci 7'02"2; 4. Taedi 7'22"2;

… …. (aiutateci a completare la classifica)

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